Seconda Segra D'La Tabeina
Si è aperta venerdì 17 maggio alle ore 18.30 la seconda edizione della “Sagra ed’la Tabeina-San Luigi Orione” con la presentazione da parte del Comune di Formigine del progetto sul terreno confiscato alla criminalità organizzata condiviso con la Fondazione Orione 80 e l’Azienda Agricola Silingardi, entrambe confinanti proprio con questa area agricola.
Il progetto ha già visto conclusa la piantumazione di un bosco urbano da parte di Ferrari SpA di Maranello e sono in fase di realizzazione un progetto di inclusione lavorativa sostenuto dalla Fondazione Orione 80 e dalla Az. Agricola Silingardi e dei percorsi protetti di ciclismo off-road a cura della Federazione Ciclistica Italiana, comitato di Modena.
Proprio nella serata di venerdì 17 e nella giornata di sabato 18 si è svolta questa nuova Sagra, caldamente desiderata e realizzata dai residenti di questa piccola località in collaborazione con la Fondazione Orione 80 E.T.S., sede da ormai 100 anni di un’opera orionina rivolta ai giovani.
E proprio al suo fondatore, san Luigi Orione, è dedicata la sagra e la Santa Messa di sabato pomeriggio celebrata all’aperto nel campo sportivo dove aveva luogo la festa. Eh sì, è servito tanto spazio per accogliere i numerosi fedeli che hanno partecipato con emozione a questa celebrazione. La piccola cappella della Casa non sarebbe bastata e dunque il palco, che poco prima accoglieva musica e dj, si è trasformato in un altare di tutto punto con fiori, leggio e una statua della Vergine Maria, per ricordare che siamo nel mese del Rosario Mariano.
Don Pietro Sacchi, sacerdote orionino e presidente della Fondazione Orione 80, ha accolto don Remo Pinelli, parroco della nostra Parrocchia di Magreta, e don Maurizio Trevisan direttore del Seminario di Modena e Vicario Episcopale per la Pastorale, celebrando con loro la Santa Messa.
Un piccolo coro di volontari di Corlo e Magreta ha accompagnato la funzione con musica e canti e, per un’ora intera, l’intera Sagra con mercatini, stand, pony e truccabimbi è divenuta “chiesa”: tutti fermi, tutti coinvolti in questo abbraccio divino.
Quest’anno doveva essere speciale, quest’anno ricorre il 20° anniversario della Canonizzazione di questo “piccolo prete”, come lo definì lo scrittore Ignazio Silone, comunista verace, in uno dei suoi libri più famosi, «Uscita di sicurezza», dove racconta il suo incontro con uno dei più grandi santi della carità, l’allora “don Luigi Orione”.
Don Orione morì a Sanremo il 12 marzo 1940; da Pio XII fu definito “apostolo della carità, padre dei poveri, benefattore insigne dell’umanità afflitta” e il 16 maggio 2004 Papa Giovanni Paolo II a Roma lo celebrò Santo.
Nato a Pontecurone (AL) il 23 giugno 1872 don Orione fondò, con il benestare di Papa Leone XIII e con decreto del Vescovo di Tortona Mons. Bandi, la Piccola Opera della Divina Provvidenza, una congregazione per l’educazione dei giovani, l’evangelizzazione degli umili e l’assistenza ai deboli, una particolare attenzione agli “ultimi”, scegliendo il motto di San Paolo “Instaurare Omnia in Christo” (Lettera agli Efesini 1,10).
L’Opera don Orione a Tabina di Magreta porta avanti la mission del Santo accogliendo minori provenienti da paesi poveri e lontani e minori del nostro territorio “bisognosi di Amore”. Gli stessi giovani che proprio durante la Sagra, insieme con gli educatori e i tanti volontari di Tabina e Magreta, si sono adoperati per servire ai tavoli, sparecchiare e, ancora, allestire prima e riordinare tutto una volta finita la festa.
Al termine della Messa di sabato pomeriggio, gli stand gastronomici hanno riaperto e dato spazio alle numerose persone che hanno portato a termine la giornata tra buon cibo, musica, amici e tanta semplicità.